La recensione di Zheros è stata già affrontata sulle nostre pagine, ma era dedicata alla versione Xbox One. Quello di cui parliamo oggi è lo stesso titolo, sviluppato dalla stessa casa produttrice, che però si accinge a sbarcare sui Personal Computer tramite il ben noto Steam. Dunque è chiaro che un rimando al precedente articolo è d’obbligo, anche perché bene o male riesce a racchiudere tutto quello che questa produzione rappresenta, almeno dal punto di vista del gameplay e della trama. Senza mezzi fronzoli, e senza scadere in una ripetitività banale, affronteremo questa ennesima analisi sotto un altro punto di vista.
A creare dal nulla l’indie in questione è la scuola in salsa italiana di Rimlight, uno studio di base a Catania che si pone l’obiettivo di intrattenere i propri acquirenti con giochi che si votano alla vecchia scuola, innovandoli e tenendoli al passo della current-gen sotto il profilo tecnico, restando però saldo sul gameplay puro, crudo e appagante del passato.
E’ un argomento ed un appunto molto interessante questo. Che l’industria videoludica nel corso delle ultime due generazione abbia aumentato notevolmente il proprio spessore in fattori economici e di visibilità è indubbio. Che in Italia questo stesso settore stia tardando a prendere piede, restando di fatto uno dei mercati con meno appeal e bassi numeri di vendita è anch’esso assodato. Mettendola in quest’ottica, risulta essere ancora più importante lo sforzo di una software house nostrana che lotta, agisce e crea nel mondo del gaming, sfornando infine un prodotto davvero buono. Quindi, ancora prima di dirvi altro, vi invitiamo a supportare questi ragazzi, dando fiducia e almeno investendo in una realtà che può crescere e può farci solo del bene.
Zheros vs Dr. Vendetta
Sempre rimanendo fedeli un po’ ai quei smash button old school quasi da cabinato, la trama di Zheros è tutt’altro che encomiabile o ricca di spunti. Il classico cattivone di turno, un certo Dr. Vendetta, decide di voler radere al suolo e conquistare i pianeti sparsi qua e la per galassia. Tutto fila liscio fin tanto che il team Zheros, composto da due membri, cercherà di mettergli i bastoni tra le ruote. Noi chiaramente facciamo la parte dei buoni, impersonando uno di quei due soggetti e andando a disfare mano mano l’esercito della nemesi.
A parte un filmato introduttivo ed uno finale, non vi sono linee di dialogo o colpi di scena. Insomma quello del copione non è stato il lavoro prediletto di Rimlight. E probabilmente va bene così, perché la categoria di appartenenze del gioco, lo scopo e la filosofia dietro questo sviluppo rendono fede ad una scelta simile. Che poi avrebbe fatto bene qualche sforzo in più sotto questo punto di vista, è indubbia come cosa.
E’ anche veritiero però che si tratta di una prima uscita, del debutto di questa giovanissime casa produttrice, e che dunque in futuro non ci sorprenderemmo se venissero impiegate più risorse e più energie anche per dare un tocco personale al genere e scommettere in un copione più ricco e più dinamico.
Prendi questo!
Se c’è una cosa però che il passato ci ha insegnato è che i videogiochi sono nati per divertire. Quando non esisteva la grafica pompata, la trama da romanzo, le scelte che modificano il corso degli eventi e svariati altri fattori, bastava metterci l’anima e arrivare a far divertire a più non posso il giocatore. E’ sicuramente questo uno dei cardini su cui si fonda la filosofia di Rimlight, e in Zheros è stato colto e impresso al massimo.
Perché? Perché diverte, e lo fa con tutta la bontà di questo mondo. E’ il giocatore che con la tastiera (o il pad) si trova ad affrontare una sfida, in questo caso superare venti livelli, divisi in due mondi e arrivare a completare il gioco.
E Zheros è un smash button, come già detto precedentemente. Ma non uno di quegli appartenenti a questo genere ove basta premere un unico pulsate e arrivare alla fine del quadro. Qui troviamo la logica di combo che vanno interpretate a dovere, che possono essere imparate grazie ad una ancor più classica lista mosse accessibile premendo start.
Ci troviamo quindi a dover gestire attacchi rapidi, attacchi di forza, uno scudo energetico in grado di respingere i proiettili nemici (essenziale per abbattere alcuni avversari) e una pistola. Tutto questo è amalgamabile in combo più complesse e soddisfacenti. Inoltre i tre aspetti, attacchi fisici, bellici e scudo, possono essere potenziati ogni fine livello raccogliendo determinate “sfere” di colore arancione. Scudo e pistola poi, agendo tramite “energia”, consumeranno un’apposita barra che andrà riempita uccidendo i nemici o raccogliendo il plasma da alcune casse sparse di tanto in tanto nel livello. La nostra energia vitale non si ricaricherà automaticamente, bensì anch’essa dovrà essere rigenerata con delle sfere verdi.
La difficoltà del gioco non è elevata nella modalità “normale”, ma selezionando il livello di sfida più alto, sicuramente le cose cambiano e dovremo impegnarci maggiormente. Il tutto è reso ancor più appagante grazie alle svariate categorie di nemici che si pareranno dinanzi, ognuna con una propria caratteristica, stile di combattimento e resistenza. Insomma di carne al fuoco sotto questo punto di vista ce n’è, e forse una leggera punta di ripetitività potrà essere riscontrata nei livelli finali, quando ormai il grosso è stato fatto. Ma di per sé è un difetto di base che si porta dietro questo genere di gioco.
Ci teniamo a precisare che il divertimento raddoppia con la cooperativa offline a due giocatori. Ve la consigliamo caldamente, perché davvero riesce a far divertire le due parti in gioco e rendere la produzione di Rimlight ancor più appetibile, anche considerando che si tratta di una feature non sempre presente di questi tempi.
Butta l’occhio!
Buttateci l’occhio su Zheros. Nonostante il design dei livelli non sia proprio vario, riesce comunque a non stancare il giocatore. Il lavoro fatto, nel complesso, è apprezzabile. La nota positiva va soprattutto alla qualità dei nemici, tutti molto azzeccati e simpatici, oltre che alla tavolozza di colori utilizzata per rendere ambiente e personaggi di gioco. Purtroppo si tratta solo di due mondi, ergo lo stile rimarrà un po’ monotono e questo non giova al giudizio finale, ma ricordiamo ancora una volta che si tratta della prima produzione di un team appena nato, in un contesto difficile come quello italiano e sicuramente con fondi limitate a supportare il progetto.
L’accento va poi posto sulle migliore di questa versione PC, che tendono a correggere quasi in toto i defetti riscontrati in analisi sulla versione Xbox One. L’aliasing sparisce quasi del tutto, la fluidità resta ottima, solida e senza alcun calo dimostrabile. In generale ci troviamo dinanzi ad un pompa magna di quanto visto sulla console Microsoft, ed è un bene poiché indizio di come il team abbia sfruttato a dovere l’ambiente PC, sicuramente più accessibile in termini di sviluppo e con maggiori risorse (non che in realtà serva chissà quale potenza per far girare il titolo).
Commento dell’Autore
Zheros è uno smash button che si getta nella mischia. Un progetto che lancia una software house italiana in un mondo spietato, fatto di centinaia di titoli e con un utenza, quella dei gamer, che spesso riesce ad essere crudele. Zheros però è anche un ottima finestra sul passato videoludico, un gioco che fa riemergere memorie forse sopite, quelle che spingevano a giocare decine e decine di volte a Double Dragon, ed ogni volta con il sorriso di chi si sta divertendo per davvero davanti allo schermo. Poi è una produzione nostrana, e ancor auna volta vi invitiamo a supportarla. Rimlight deve crescere, ma la base su cui ha gettato il suo futuro ci sembra meritevole di una prova e di fiducia. Zheros è un buon smash button. E’ più in generale un buon titolo. E’ più che mai un gioco vicino a noi.