IL PRIMO SOGNO DI LAGUNA

Questa foresta è un maledetto labirinto… Spero di non aver sbagliato strada, altrimenti chi li sente Kiros e Ward?

Ma cosa succede?

“Sei sicuro che dobbiamo andare di qua, Laguna?”

Ma? Eh?

Continuiamo a percorrere i sentieri tra foreste e campi d’erba in fiamme, facendo fuori qualsiasi mostro che ci si pari davanti. Non ricordo da quanto faccia oramai squadra con loro, è come se Kiros e Ward siano sempre stati al mio fianco in queste battaglie.

Dove sono? Un sogno?

Ward: “Ehi, siamo venuti a combattere contro l’esercito di Timber, no?”
Kiros: “E allora perché perdiamo tempo contro questo mostri?”
Laguna: “Uh… È solo… Cioè…”
K: “Non dirmi che ci siamo persi di nuovo.”
L: “Torniamo a casa, forza. Torniamo a Deling City!”
W: “Ehi Laguna, aspetta!”

final fantasy viii

Finalmente dopo mille peripezie e dopo aver sbagliato strada più volte (ma questo loro non lo sapranno mai) riusciamo a tornare al nostro mezzo e grazie ad esso ad allontanarci dalla battaglia e fare ritorno a Deling City, quella che noi soldati di Galbadia consideriamo come la nostra casa.

Parcheggiato il mezzo nella piazza principale della città decidiamo il da farsi.

Laguna: “Allora, andiamo a bere da qualche parte?”
Ward: “Dai, tu non sei qui per bere. Smettila e parti all’attacco. Perché non ti ubriachi e provi a farti avanti?”

Acc… Ancora con questa storia…

Laguna: “No ragazzi, avete capito male. Voglio solo bere qualcosa in compagnia con voi.”

È vero, ho voglia di bere con loro, ma se per farlo possiamo stare dove si esibisce Giulia, bhe, tanto meglio., no?

Percorriamo a piedi le strade di Deling City, svuotate dalla popolazione, ma piene di soldati dell’esercito di Galbadia e mentre alcuni carri ci sfilano a fianco, raggiungiamo finalmente il Galbadia Hotel all’interno del quale suona Giulia.

Entrati nella hall, imbocchiamo subito le discendenti scale sulla destra e, dopo aver parlato con la cameriera che serve ai tavoli che ci comunica che il nostro tavolo è pronto, ci accomodiamo.

È un sogno?
Laguna, che carinoo!!
Ma cosa? Cosa mi succede?

Una volta fattici accomodare, la cameriera prende le nostre ordinazione e mentre la seguo andare via con lo sguardo, vedo Giulia, bellissima in abito rosso, scendere le scale e accomodarsi al pianoforte.

Ward: “Guarda Laguna, è arrivata Giulia!”
Kiros: “Ci provi anche stasera?”
Laguna: “Smettila, Giulia sta lavorando.”

Mentre cerco di sedare gli inopportuni commenti dei miei compagni, Giulia ha già iniziato a suonare delle bellissime note al piano.

final fantasy viii

Kiros: “Dai, non privarci dello spettacolo! Vai sul palco e fatti avanti.”
Laguna: “Cretini.”
Ward: “Puoi dire quello che vuoi, tanto sappiamo cosa farai.”

Non ho voglia di starli a sentire oltre, così mi alzo dal tavolo e mi avvicino a Giulia che nel frattempo continua a suonare. Che emozione esserle così vicino.

Questo tipo è proprio imbranato…

La osservo suonare e la tensione mi uccide… Poi lei alza improvvisamente lo sguardo verso di me e… Ahhhhh! Un crampo alla gamba! Non riesco più a muoverla! Dannazione! Era quasi fatta. Sono costretto a battere in ritirata e ripiegare mestamente al mio tavolo trascinandomi la gamba dolorante.

Kiros: “Bravo, bravo Laguna. Ora siediti.”
Ward: “Piano riuscito. Non credevo che l’avresti fatto! Voto: +1.”
K: “Ma vista la figura pietosa con Giulia, ti diamo un -3 in virilità!”
Laguna: “Mah, fate come volete. Sigh… Giulia è così bella.
K: “Uhm… Laguna togliamo il disturbo.”

Non capisco perché così all’improvviso abbiano deciso di andare via e mi volto verso di loro a chiedere spiegazioni.

Laguna: “Ehi ragazzi! Dove andate?”
Ward: “Offriamo noi. Tu prenditela con comodo.”

Non ho il tempo di capire cosa stia succedendo, che…

Giulia: “Posso sedermi?”

Mi volto e sono quasi paralizzato dall’emozione.

Giulia: “Disturbo?”
Laguna: “N-no, s-scherzi? Prego!”

Siamo io e lei a quattrocchi e sono terrorizzato! Begli amici a lasciarmi così in balia delle mie emozioni! Accidenti quanto è bella…

Ma questo è proprio una frana!

Giulia: “Stai bene?”
Laguna: “S-sì.”
G: “… E la gamba?”
L: “Ah, la gamba, questa? Mi capita spesso, ma è ok. Non so perché, ma quando sono teso mi vengono i crampi.”
G: “Eri teso?”
L: “Veramente… Anche adesso…”
G: “Rilassati, ti prego. Mi fai sentire in colpa se mi dici così.”
L: “Scusa.”
G: “Vorrei chiederti un consiglio. Possiamo parlare in camera mia? Ho una camera in questo albergo.”
L: “Una camera!?”
G: “Sì. Non mi va di parlare qua, tutti ci stanno a sentire. Vieni per favore, ho qualcosa da dirti. Ti aspetto in camera, chiedi il numero alla reception.”

In camera di Giulia? Un sogno! Chissà cosa avrà da chiedermi… E se…? No, no. Impossibile. Oh mamma, speriamo che non mi vengano ulteriori crampi!

“Sto sognando?”
 Un sogno, speriamo sia un sogno.
“No, non può essere un sogno!”
È troppo strano per essere un sogno.
“Giulia vuole parlare con me.”
Questo è quasi paranoico
“E saremo noi due soli. E adesso cosa faccio?”
Ma fa quello che ti pare!
“Ho sbagliato a parlare solo di me e basta. Ho sempre sbagliato. Ascolterò tutto quello che Giulia mi dirà. Devo usare il mio SCIARM e aiutare Giulia con i suoi problemi.”
Dopo averci riflettuto un po’ su, anche in attesa che il dolore dettato dal crampo alla gamba si alleviasse e mi permettesse di fare le scale per raggiungere la reception, mi rivolgo al banco per richiedere informazioni sul numero di stanza di Giulia.
Ma ci va davvero?

“Ah, il Sig. Laguna Loire. La stavamo aspettando. Lasci che le mostri la camera della Signorina Giulia.”

Sono finalmente in camera di Giulia e la tensione mi sta uccidendo.

Giulia: “Grazie di essere venuto.”
Laguna: “No, niente, figurati. Anzi, grazie di avermi chiamato.”

Giulia mi fa capire di avermi notato tutte le (numerose) volte che sono venuto a sentirla suonare ed aver apprezzato il mio sorriso e il mio sguardo nell’ascoltare le sue note. Mi offre qualcosa da bere e cerca di mettermi a mio agio… E così riusciamo a scioglierci un poco e iniziamo a chiacchierare.

Laguna: “Non mi piace combattere, ma dovendo viaggiare di qua e di là, si ha sempre la possibilità di vedere nuovi posti. Inoltre Kiros e Ward sono sempre con me e in qualche modo è divertente. Sono molto simpatici, perché un giorno non andiamo a bere qualcosa insieme?”

Mi sono perso come al solito nelle mie dannate chiacchiere.

Laguna: “Ah sì, vorrei lasciare l’esercito e diventare un giornalista. Così potrei far conoscere alla gente ciò che ho visto nei miei viaggi.”

Falso, inizia a darsi arie…

Laguna: “L’altro giorno un mio articolo è stato pubblicato nella colonna dei lettori. Sono stato proprio contento.”

Sono ancora teso e non riesco a smettere di parlare, accidenti!

Giulia: “Sono felice per te.”
Laguna: “Come sempre parlo solo io. Parliamo un po’ di te. Non hai qualche sogno?”

Giulia si alza e si allontana da me, dandomi le spalle e guardando fuori dalla finestra della sua camera di hotel le luci della notte. Forse ho toccato un tasto dolente…

final fantasy julia

Giulia: “Sì, vorrei tanto cantare oltre che suonare il piano.”
Laguna: “Mi piacerebbe sentirti!”
G: “Purtroppo, non sono capace di scrivere i testi. Però adesso è diverso, grazie a te ho trovato l’ispirazione.”
L: “Grazie a me…?”
G: “Sì… I volti che tu mi hai mostrato. La tua faccia, i tuoi occhi, il tuo sorriso che rivelano tristezza, preoccupazione, dolore e gioia. Tu sei stata la mia ispirazione e credo di aver scritto proprio una bella canzone.”
L: “Che bello sembra un sogno!”
G: “Non è un sogno.”

Cosi facendo mi prende per mano… Ma il nostro idillio è rotto dal bussare alla porta di Kiros che mi comunica che abbiamo ricevuto dei nuovi ordini e dobbiamo raggiungere la residenza presidenziale.

Giulia: “Ci rivedremo?”
Laguna: “Sì, verrò ad ascoltare la tua canzone.”