Un nuovo alleato
La nostra attesa viene interrotta dal rumore delle ruote di un’auto stridere sull’asfalto. Il veicolo si avvicina a noi, fermandosi a qualche metro dai nostri piedi. Dall’automobile vediamo scendere un uomo distinto ed elegantemente vestito, che con passo calmo si avvicina a noi e, mani dietro la schiena, ci squadra un per uno.
Dodonn: “Buongiorno signori. Devo consegnarvi degli ordini da parte del preside del Garden di Balamb. Abbiamo deciso di dare pieno appoggio al preside Cid dato che anche noi stavamo preparando un piano con lo stesso obiettivo.”
Obiettivo? Che obiettivo?
Dodonn: “Per farvi capire l’importanza della situazione, devo prima darvi un’idea dell’attuale situazione. Immagino sappiate che la strega è stata nominata ambasciatrice di pace del governo di Galbadia. Ma questa carica è solo una copertura per nascondere i suoi reali intenti. La strega porta solo terrore e ogni dialogo di pace è impossibile. Galbadia, approfittando del timore per la strega, obbliga i paesi a stringere accordi economici a proprio vantaggio. Lo scopo finale di Galbadia è la conquista del mondo e sia il nostro che il vostro Garden sono nei suoi piani di conquista per essere utilizzati come base di operazioni.”
Bene, sembra che la situazione inizi finalmente ad essere definita. Poi, giusto per non addossarci tensione e carichi di responsabilità, l’uomo davanti a noi aggiunge:
Dodonn: “Vi affidiamo la salvezza del Garden, del mondo intero e del nostro futuro.”
Detto ciò si avvicina a me e mi consegna la busta contenente i dettagli della missione con gli ordini ufficiali, che mi accingo immediatamente a leggere. Nulla si strano o che vada oltre le nostre possibilità, se non fosse che…
Dodonn: “Avete domande?”
Squall: “Secondo gli ordini dovremmo sparare al nemico da una lunga distanza, ma nessuno di noi se la cava bene con le armi da fuoco.”
Dodonn: “Non preoccupatevi di questo e lasciate che vi presenti un tiratore scelto del Garden di Galbadia… Kinneas! Irvine Kinneas!”
Detto ciò ci indica con la mano una zona del giardino attorno a noi nella quale noto steso un ragazzo. Un lungo cappotto e un cappello da cowboy, un lunga coda di cavallo e un fucile sulla spalla portato con uno sguardo sornione. Uno di quegli individui dai quali starei alla larga in qualsiasi altra situazione, ma sembra che in questo momento sia l’uomo giusto per noi.
Il tipo si avvicina con fare superficiale a noi, come a guardarci dall’alto al basso e ci passeggia per qualche istante davanti, squadrandoci.
Dodonn: “Potete partire quando volete. Ricordatevi, non dovete sbagliare!”
L’uomo ci saluta e risale in macchina. Mentre se ne va, Rinoa mi chiede delucidazioni sugli ordini che abbiamo avuto.
Squall: “La nostra prossima missione non è un semplice lavoro. Sono ordini che vengono da entrambi i Garden di Balamb e Galbadia. Noi dovremo… Uccidere la strega. Bisognerà colpirla da lontano. Lui sarà il nostro tiratore e noi dovremo essere di completo supporto a Kinneas. Se l’attacco fallirà, dovremo vedercela con la strega corpo a corpo.”
Irvine: “No problem! Io non sbaglio mai.”
La nostra missione è eliminare la strega e per farlo ci dirigeremo alla capitale di Galbadia, Deling City, dove incontreremo il colonnello Caraway con il quale discuteremo gli ulteriori dettagli della missione.
Usciamo da Garden per raggiungere la vicina stazione dei treni. Sulla strada incontriamo qualche mostro e abbiamo così modo di testare le qualità da tiratore del nostro nuovo amico Kinneas. Non sembra male, per quanto il suo atteggiamento spavaldo e sicuro di sé mi dia non poco su i nervi.
In stazione troviamo una serie di cadetti che dialogano preoccupati per la situazione politica dello stato di Galbadia, allarmati per quella che sembra una inevitabile guerra che bussa alle porte. Speriamo vivamente di poter evitare tutto ciò. Coinvolgere Galbadia in un conflitto in questo momento, con la strega in ballo, potrebbe portare a degli sconvolgimenti per tutto il mondo.
Compriamo i biglietti e saliamo sul treno. Lungo il tragitto i miei dubbi sulla serietà del cadetto Kinneas si fanno più forti, quando lo vedo fare il cascamorto prima con Selphie e poi con Rinoa. A riprenderlo ci pensa Quistis però, prima che possa farlo io. Spero che col fucile sia bravo tanto quanto millanta d’esserlo con le donne.
Arriviamo finalmente a Deling City e scendiamo dal treno trovandoci di fronte l’immensa stazione ferroviaria della città. Nulla di paragonabile a quanto visto nelle altre stazioni fino ad ora visitate, ma, bhe, c’era da aspettarselo vista la grandezza della capitale di Galbadia. Usciti dalla stazione, la magnificenza della città si fa ancora più forte e lampante, mostrandoci fontane, archi ed elementi architettonici che difficilmente avremmo potuto trovare altrove.
Ci allontaniamo dall’uscita della stazione e ci avviciniamo alla stazione dei pullman dove, dopo aver parlato con uno degli addetti, saliamo sul mezzo diretto alla residenza del colonnello Caraway.
Una volta arrivati, però, il passo ci è sbarrato da uno dei soldati di Caraway stesso:
“La residenza di Caraway è oltre questo cancello, ma l’accesso è vietato ai non autorizzati.”
Nonostante il colonnello sia stato avvisato del nostro arrivo, il soldati ci comunica che prima di darci udienza vuole verificare le nostre reali capacità. Una bella scocciatura, insomma. Chiedo quindi al soldato cosa Caraway vorrebbe che facessimo per dimostrargli che siamo degni di essere ascoltati.
Il soldato ci comunica che la nostra prova sarà quella di andare alla “Tomba del re senza nome” che si trova all’esterno della città, per recuperare un codice identificativo segreto da riportare a Caraway come prova del nostro valore. Mentre ci facciamo accompagnare all’esterno della città, il soldato ci fornisce una mappa del luogo che stiamo per visitare e ci spiega anche come raggiungerlo una volta fuori da Deling City. Prima di congedarci, però, ci invita a recuperare solamente il codice e tornare da Caraway, senza addentrarci a fondo nella tomba, in quanto potrebbe essere assai pericoloso.
Chissà cosa ci sta nascondendo…