Apocalisse Zombi
Dai libri al cinema, dai fumetti ai videogiochi, gli zombi sono uno dei temi più ricorrenti e, a modo loro, hanno sempre affascinano il nostro immaginario di fine del mondo.L’idea di sopravvivenza, l’uomo che da predatore diventa preda, è uno dei soggetti più ricorrenti nel cinema hollywoodiano e da qualche decennio, se non di più, nei videogame. State of Decay 2 prende spunto dai classici del genere in cui i sopravvissuti che interpreteremo saranno persone normalissime, con alle spalle una vita semplice ed ordinaria. L’apocalissi zombi cambierà il loro modo di vivere trasformandoli in veri e propri guerrieri pronti ad uccidere anche gruppi numerosi di zombi pur di salvare la propria pellaccia. La trama, una volta scelti i due protagonisti, ci porterà a vivere una semplice storia di un gruppo di persone che cercheranno di collaborare per non essere divorati dagli zombi o diventarlo a loro volta.Il gioco ci porterà a vivere le vicende di diversi personaggi senza perdere il focus sulla nostra comunità. Come una sorta di serie a fumetti, o televisiva per i più giovani, State of Decay 2 sarà quasi da vivere a puntate. Se la mancanza di un vero protagonista potrebbe far storcere il naso è proprio il fatto di vivere la vita di persone ordinarie a fare la differenza. Il motivo è legato al fatto che l’immedesimazione sarà totale per la facilità di sentirsi parte del gruppo di sopravvissuti.
Ad aiutare questa feeling avremo un sistema efficiente già conosciuto nel primo capitolo, ovvero la meccanica del permadeath che impedirà i più temerari a fare qualsiasi azione priva di senno.
Esplora, recupera, costruisci ed uccidi
State of Decay 2 può essere catalogato come RPG survival con caratteristiche gestionali. Il fulcro di ogni nostra spedizione sarà il nostro avamposto di cui potremo sceglierne la location durante le prime fasi di gioco. Queste saranno tre e garantiranno un diverso livello di sfida ma anche più risorse e mezzi da trovare.La prima è Foothills ed è forse quella più consigliata per gli utenti alle prime armi, base di partenza difendibile senza troppi problemi e un numero non eccessivo di zombi. Di contro ci sono le distanze per recuperare materiali che ci obbligheranno ad avere un buon mezzo e tanta benzina. Plateau è forse la mappa più difficile date la dimensione e le basi che dovranno essere attrezzate al meglio per essere difese. Quella di partenza non è delle migliori e dovremo macinare parecchi chilometri prima di avere una situazione accettabile.
Chiude Valley che risulta quella più vicina ad un’epidemia zombi in una città. Tante risorse ma anche tanti zombi da affrontare. Questa mappa è indicata per chi non vuole fare tanta strada ma è pronto a combattere ogni metro e mezzo. La base di partenza non è affidabilissima ma una volta trovata e conquistata Whitney Field la vita dell’avamposto sarà decisamente più tranquilla.
Le basi saranno il fulcro della gestione della nostra comunità in cui potremo andare a fondo della caratterizzazione delle varie persone che la compongono. Tra queste spiccano la personalità e le abilità specifiche, che potranno man mano essere allenate al fine di sfruttare al meglio ogni peculiarità in dotazione. I punti di forza e debolezza, mostrati nel pannello dedicato, ci permetteranno di scegliere il personaggio più adatto ad una determinata.Come anticipato ogni personaggio avrà delle skill che se utilizzate cresceranno di livello raggiungendo, dopo sei stelle, un grado di specializzazione. Questi dovranno essere selezionati con cautela al fine di creare un team diversificato capace di far fronte a qualsiasi eventualità. Per far funzionare al meglio il nostro avamposto dovremo avere un gruppo di persone con le varie abilità ben distribuite. Inutile avere un team di guerrieri se poi non potremo costruire nuove armi più potenti.
Il gioco si basa sull’influenza, una delle valute più importanti anche per sbloccare avamposti migliori. Questo aspetto è importante quanto recuperare materiale di vario tipo come medicine, benzina, munizione e viveri. Dovremo quindi bilanciare al meglio le nostre scelte onde evitare possibili litigi nel gruppo perché in State of Decay 2 tutti i personaggi avranno una loro personalità.
Consigli per i principianti: mai intraprendere una missione in solitaria, mai sovraccaricare lo zaino, portarsi sempre dietro un’arma di riserva, far riposare il personaggio e, in caso di utilizzo di un mezzo, avere sempre con sé una tanica di benzina di scorta.
Chi entra per primo?
Le prime sessioni di gioco ci metteranno pad alla mano un personaggio un po’ goffo e bizzarro. Non avremo super poteri e capiremo in fretta che senza armi non si va molto lontano. Le prime volte che entreremo nei vari edifici proveremo quel tipico sgomento di trovarci davanti zombi di vario tipo. Questo aspetto, dopo aver perlustrato diverse aree, verrà meno ma dovremo sempre star attenti a non prendere troppa confidenza.A livello di combat system State of Decay 2 non si distacca tantissimo dal suo predecessore. Sarà importante avere dei personaggi nella nostra comunità specializzati nel combattimento perché la minima esitazione potrebbe costare molto caro.
I personaggi potranno salire parallelamente sia nel combattimento corpo a corpo che tiro dalla distanza, ottenendo al primo livello massimo un parametro extra di specializzazione come per tutte le altre skill. A livello di feeling le armi da fuoco restituiscono un feedback soddisfacente ma dovremo far attenzione ad un utilizzo esagerato di queste armi perché attireranno molti zombi e durante le prime sessioni di gioco risulteranno imprecise.Per quanto riguarda le armi da mischia in State of Decay 2 avremo quelle contundenti e quelle da taglio. Ciascuna ha i suoi punti forza e debolezza: le prime riusciranno a mettere a terra l’avversario più velocemente permettendoci di eseguire l’esecuzione (LB+X), con le seconde potremo fare a fettine gli zombi con anche decapitazioni.
L’importanza di cercare in qualsiasi contenitore diventa vitale non solo per la sopravvivenza, acqua, cibo e medicine, ma per trovare appunto armi migliori e munizioni.
Prima di entrare nei vari negozi a fare spesa dovremo trovare un’elevazione in cui guardare il luogo dall’alto. Qui focalizzando sui vari edifici potremo capirne i contenuti e selezionare quelli più urgenti per il nostro gruppo.
Per il reperimento delle risorse in gioco è possibile frugando nei contenitori, tenendo premuto il tasto Y cercando di non fare in fretta per evitare rumori inopportuni.
Alcuni edifici fortemente infestati garantiranno buone ricompense soprattutto dove troveremo la Piaga del Sangue. Una volta distrutti questa sorta di nidi potremo ottenere dei nuclei da fondere nelle cliniche per creare delle nuove cure.Undead Labs ha pensato bene di creare un mondo dove non solo i nostri protagonisti miglioreranno con il passare del tempo ma anche gli zombi. Alcuni di essi, come i colossi (i più pericolosi del gioco), saranno difficili da abbattere e se affrontati imprudentemente potremo perdere in poco tempo alcuni alleati. Le prime sessioni ci guideranno facilmente nell’esplorazione in una sorta di tutorial ma,improvvisamente, potremo ritrovarci ad affrontare un’orda di zombi pronti a farci la festa. Non date nulla per scontato.
Non solo caccia allo zombi
Se le prime sessioni interesseranno per il combattimento e per l’esplorazione ben presto capiremo che il fulcro del gioco è provvedere al fabbisogno quotidiano dell’avamposto. Più bocche da sfamare nel gruppo avremo più dovremo lavorare sodo per recuperare risorse ed attrezzare la nostra base. Se un buon numero di superstiti garantisce l’espansione del nostro centro dovremo anche preoccuparci di mantenere il morale su livelli accettabili è quindi fondamentale recuperare ogni risorsa possibile, cancellare ogni infezione a tiro presente sulla mappa e scegliere in maniera oculata cosa costruire nel campo base. Una volta aumentato il centro al livello massimo sarà possibile conquistare quattro avamposti esterni alla base, motivo che di solito spinge a selezionare un edificio per produrre cibo, uno scorte mediche o materiali e uno, proprio andando oltre, utile a fornire energia elettrica o acqua potabile.
Il gioco ci mette davanti ad una routine giornaliera che rispecchia quasi fedelmente un possibile spaccato di apocalisse zombi con alcuni frangenti che potranno risultare tediosi. Questi saranno estremamente importanti per non mandare alle ortiche un gruppo di sopravvissuti ben organizzato. L’esempio più calzante consiste nella necessità di costruire un orto. Per quanto potremo trovare risorse e cibo nei vari edifici prima o poi saremo costretti a coltivare per sfamare un numero di bocche sempre crescenti. Questo aspetto sarà la gioia per chi uno spirito gestionale ma, d’altro canto, potrebbe minare lentamente l’esperienza di chi vuole buttarsi nella mischia selvaggia.
Non è un AAA!!!
Prima di commentare il comparto tecnico va sottolineato e apprezzato il fatto che State of Decay 2 sia venduto a prezzo budget, ovvero 29€. Questo deve anche però accendere la lampadina e illuminare il fatto che non è un gioco tripla A nonostante l’utilizzo del Unreal Engine 4. Il paragone a livello tecnico non regge il confronto con titoli usciti di recenti ma ,per il budget a disposizione, il lavoro svolto è enorme.Il gioco avrebbe avuto necessità di qualche mese in più per limare evidenti effetti di clipping, texture che caricano in ritardo e stuck del personaggio nei luoghi meno indicati. Microsoft era a conoscenza dei problemi, ma ha deciso di far uscire il gioco perché di fatto già in ritardo sulla tabella di lancio.Future patch miglioreranno la situazione soprattutto nella modalità cooperativa fino a quattro giocatori, di fatto quella più colpita da improvvisi e fastidiosi problemi.In questa modalità l’host ospiterà i giocatori presi dalla lista amici o altri disponibili nella rete con il parametro va scelto nei comandi del pannello radio. Se l’host beneficerà di un supporto “umano” nella ricerca e sviluppo del suo avamposto, completando missioni varie, i giocatori invitati non progrediranno nella loro partita locale. Questo aspetto, unito al fatto che in alcuni frangenti il gioco sarà afflitto da bug, non riesce a far coinvolgere l’intero gruppo o a patto di alternarsi come host.
La possibilità di creare un avamposto comunitario avrebbe incentivato le partite in coop, ma reso più difficile la gestione del gioco stesso in caso di assenza di persone.
Il comparto sonoro di State of Decay 2 è migliore di quanto possa sembrare durante le prime fasi di gioco risultando ben implementato e vario, con musiche di sottofondo a tema. Come anticipato va ricordato che il prezzo del gioco è veramente alla portata di tutti fin dal lancio e possiamo quindi scendere a qualche compromesso.