Vivere nella guerra
Come per A Father’s Promise, The Last Broadcast necessita del gioco base per funzionare e porta con sé interessanti novità che però rimangono confinate nell’espansione. L’atteso DLC si dedica più alla storia che ad una vera rivoluzione del gioco, scavando ancora di più in quelle scelte e ripercussioni che le nostre azioni avranno nella nostra progressione.
La trama narra le vicende di Malik, un ex conduttore radiofonico che vive a Pogoren insieme alla moglie Esma. La città in questione è ormai ridotta a un ammasso di macerie. I palazzi ancora in piedi sono diroccati e disegnano un cupo e triste luogo che una volta aveva la sua vita ed il suo carattere.
Malik ed Esma vivono in uno dei locali dove c’era la sede della radio per cui lavorava, prima che la guerra portasse via tutto: Il figlio Adem, arruolatosi nell’esercito, e la sua mobilità fisica. Ebbene sì, il nostro protagonista non sarà in grado di camminare, se non con l’ausilio delle stampelle. Senza raccontare troppo, anticipiamo che The Last Broadcast potrà terminare in sei modi diversi che ruoteranno in base alle scelte in game.
La durata è di circa quattro ore, ma tutto dipenderà dalle nostre scelte: sbagliarne troppe porterà ad un veloce declino…
Evoluzione di quanto già conosciamo
Come anticipato quanto proposto in The Last Broadcast non stravolge le meccaniche di un gioco che non necessitava di chissà quale rivoluzione. This War of Mine è sicuramente uno tra i più interessanti e riusciti “survival game” prodotti in questi ultimi anni e l’espansione mira ad inserire poche ma interessanti novità.
Avremo, come sempre, la giornata divisa in due fasi nonostante Malik non potrà partecipare alla fase notturna, nemmeno rimanendo di guardia. Anche la parte di creazione sono rimaste invariate, con l’aggiunta dell’orto di partenza e la possibilità di produrre sigarette. Se quantitativo di risorse disponibile all’inizio della partita risulterà generoso, giunti al quarto o quinto giorno di gioco cambierà marcia facendoci intuire che non sarà facile completare la nostra “missione”.
Un piccolo consiglio è quello di gestire al meglio la giornata di Esma. Il povero Malik potrà essere impiegato solo di giorno e per questo motivo sarà meglio far dormire la moglie per poterla “utilizzare” di notte. La crafting station potrà essere piazzata vicino a dove dorme Malik in modo da poterla amministrare senza troppi problemi.
Parliamo alla radio
La novità più rilevante di The Last Broadcast è ovviamente la radio che ci permetterà di trasmettere veri e propri bollettini radio. Questi saranno il modo per tenere aggiornata la popolazione di eventuali sviluppi sul fronte bellico e non solo. La maggior parte delle informazioni saranno recuperate da Esma durante le sue uscite notturne mentre Malik si occuperà della divulgazione.
Queste possono spaziare dalla segnalazione di una eventuale pattuglia fino a banali rapporti relativi a rifornimenti di carattere puramente economico. Inutile dire che ciascuno dei nostri comunicati avrà una ripercussione nell’ambiente circostanze motivando o meno la gente vicino a noi. La gestione di questo elemento non sarà facile anche perché le informazioni all’inizio partita scarseggeranno un po’. Inoltre, sarà Esma che deciderà se mentire o meno al marito, nascondere una notizia o cambiarne leggermente la forma e contenuto.
Potremo nascondere la locazione di un carico di provviste per farlo nostro o evitare di raccontare determinati avvenimenti. Malik crederà fermamente nel raccontare la pura verità credendo ciecamente nella moglie. Saremo noi, con le nostre scelte a decidere cosa potrà essere divulgato o meno modificando di volta in volta la nostra storia. Le difficoltà nel gioco, oltre a dover sopravvivere, saranno di carattere morale di fronte a particolari decisioni si affiancano a quelle più prettamente ludiche.
L’incrocio di tutte le variabili tra cui: stanchezza, fame, malattie e risorse limitate complicheranno la nostra vita, ma aggiungeranno un buon livello di stratificazione. Il sistema di salvataggio ci permetterà, in caso di morte, di riprendere la partita dalla giornata precedente al decesso. Questo aspetto darà un po’ il senso di trial & error ma permetterà a tutti, con pazienza, di finire il gioco.
Tecnica e novità
Per quanto il gioco si presenti come quanto visto al lancio anche tecnicamente sono presenti interessanti novità. Il team di sviluppo, 11 bit studios, in The Last broadcast ha aggiunto nuove zone da esplorare durante le nostre missioni notturne.
La veste grafica è stata migliorata nei particolari e qualità di texture, rendendo il colpo d’occhio più ricco di dettaglio. Anche i nostri alloggi, decisamente più grandi del necessario, saranno un nuovo ed interessante hub da cui pianificare tutte le nostre azioni.
La paletta dei colori ci è parsa in qualche modo più amplia ed anche le tonalità ne hanno giovato nonostante, a livello generale, siamo sempre lontani a titoli con maggior budget. In generale prevalgono, come da tradizione, toni tetri e scuri.
Chiude il comparto sono come sempre di buona fattura e, per chi non mastica bene l’inglese, potrà fare affidamento ai buoni sottotitoli in italiano. This War of Mine: The Last Broadcast gira su praticamente qualsiasi configurazione di PC, anche datato. L’espansione è prevista anche nei formati PlayStation 4 e Xbox One ma al momento non sono state comunicate date di rilascio.
Per chi è interessato a leggere la recensione completa del gioco base riportiamo qui il link: Recensione This War Of Mine Stories – Storie di sopravvivenza