Ancora una volta si parla di censura nel mondo videoludico. Il videogame Survival Island 3 – Australia Story 3D è stato rimosso dagli store Apple e Android australiani, dopo essere uscito il 14 Dicembre scorso al prezzo di 4,49 dollari australiani.
Il gioco è un survival in prima persona che da al giocatore il compito di sopravvivere in un arido deserto australiano raccogliendo risorse e cacciando animali selvatici per generare cibo. Un gameplay abbastanza comune in questo genere di videogiochi. Tuttavia sembra che in alcune sequenze di gioco il titolo permettesse al giocatore di uccidere alcuni aborigeni a colpi di ascia e non solo. Questa particolare fase di gioco sembra fosse accompagnata da una risata di sottofondo.
Le immagini e i video di queste fasi di gameplay sono arrivate agli occhi di Georgia Mantle, facente parte del gruppo Facebook Students Support Aboriginal Communities, che le ha portate all’attenzione dei componenti del suddetto gruppo. La discussione che ne è nata ha spinto Georgia a creare una petizione su change.org per raccogliere firme per cancellare il gioco incriminato dagli store. Petizione che ha ricevuto oltre 48,000 firme. Peccato che la sua creazione, avvenuta il 15 Gennaio, sia stata inutile visto che il gioco era già stato rimosso da entrambi i market digitali.
Il gioco era stato valutato dai negozi digitali adatto ai maggiori di 12 anni, stabilendo che il gioco presenta una violenza media e non frequente. Fino alla sua rimozione, avvenuta dopo il 13 Gennaio, era stato recensito da oltre 1,200 persone con una valutazione di 4,2 stelle.
Interrogata sul motivo della rimozione l’azienda Google ha risposto genericamente affermando riteneva Survival Island 3 una “applicazione che viola le nostre politiche”, non chiarendo se il motivo di tale rimozione risieda proprio nelle scene di violenza o in altre ragioni. Potete trovare un video di gameplay del gioco, non uno di quelli incriminati, qui di seguito.